da Marie-Alix Expert-Théas

L’Europa Forum ha eletto la città di Bordeaux per il suo grande incontro del 2024. Parallelamente si svolgerà il prestigioso Concorso di Musica Europea Thomas Kuti. Quest’anno la prova è dedicata al clarinetto.

Alle numerose iniziative di beneficenza in cui il Lions Club International si impegna con passione e dedizione, è stato deciso di innovare un’azione per promuovere la cultura.

È in Francia che fu costituita una Commissione Nazionale d’Azione Culturale. Ha ispirato nel 1986 la creazione di un Grand Prix Lions per l’interpretazione musicale con l’obiettivo di incoraggiare e premiare giovani studenti musicisti. Questo slancio ebbe un tale successo che il governatore Francis Morelon lo estese a tutta l’Europa.

Interviene, allora, Thomas Kuti stesso Governatore e appassionato di musica. Scrive il primo «Regolamento europeo di interpretazione musicale». Il suo obiettivo è quello di spingere i giovani musicisti di talento, con un’esigenza di interpretazione, permettendo di far accedere questa manifestazione al livello degli altri grandi concorsi.

Il 1º LEMC (Lions European Musical Competition) Thomas Kuti si è svolto nel 1991 al Forum di Istanbul.

Musicisti oggi riconosciuti sulla scena internazionale sono stati felici candidati, come nel 2008 Joseph André, al pulpito dei primi violini dell’Orchestra Filarmonica di Radio France; nel 2012 Honorine Schaeffer,  Violoncello che è al Concertgebow di Amsterdam e nel 2013 Jonathan Fournel avendo successivamente vinto il Concorso Regina Elisabetta del Belgio.

Ogni anno la gara è dedicata a uno strumento diverso.

Questo strumento è caratterizzato da un suono caldo e affascinante. Il clarinetto non è solo indispensabile in un’orchestra, ma ha anche ispirato meravigliose opere. Ci seduce. Ci attrae per la bellezza del suo timbro. Ma quando è apparsa nella famiglia degli strumenti musicali?

Storia

La sua origine risale alla civiltà greco-romana. Il clarinetto moderno è nato, come molti strumenti a fiato, dai successivi miglioramenti di un modello iniziale. È la trasformazione della fiamma ossidrica del Medioevo e del Rinascimento, la cui scala dei suoni è piuttosto ridotta. Questo strumento si presentava come un flauto, cioè un cilindro con fori sulla faccia. Questa colonna d’aria è messa in vibrazione da un’ancia doppia. «Doppio» perché sono due sottili lamelle in canna che il musicista pizzica con le labbra. Fu questo cannello, la cui forma è quella del flauto dolce, che fu trasformato da Johann Christoph Denner (1655-1707) di Norimberga che fu l’inventore del clarinetto. Il suo genio è quello di aver fatto evolvere la fiamma ossidrica in clarinetto, essendo quest’ultimo dotato ormai di un padiglione.

Johann Christoph Denner allunga il trapano cilindrico, aggiunge le chiavi e modifica la bocca. Sostituisce il tubo che racchiude la canna con un beccuccio montato su un tubo.

Il clarinetto è nato nel 1690.

I primi modelli avevano fori che permettevano di ottenere la gamma diatonica (tasti bianchi del pianoforte), il numero di chiavi fu portato a 5 o 6. Il padiglione di cui sopra, acquisì allora la sua forma leggermente svasata. Il clarinetto conquista musicisti e compositori con le sue nuove sonorità.
All’inizio del XVIII secolo, Vivaldi gli rende omaggio, poi Mozart con il suo famoso concerto per clarinetto K 622 nel 1691 … Tuttavia, ci sono ancora alcuni miglioramenti da apportare, in modo che l’ergonomia dello strumento sia più facile.
1832, Théobald Boehm inventa un sistema di chiave per il flauto, che sarà adattato al clarinetto, grazie a Louis-Auguste Buffet.
Il 1843 sarà l’anno ufficiale del brevetto di questo nuovo clarinetto con il nome di «clarinetto ad anelli mobili». C’è una nuova configurazione di Clétage bilaterale. È un sistema di chiavi ad anelli mobili del sistema Boehm e adattato al clarinetto.

Il clarinetto Boehm di solito ha 17 chiavi, ma questa cifra può variare a seconda del fattore e del tipo di clarinetto.

Descrizione e Tecnica 

Il clarinetto fa parte degli strumenti detti a fiato, della famiglia dei boschi. Immaginiamo un lungo tubo con un foro cilindrico che termina con un padiglione svasato. Il musicista fa vibrare l’aria all’interno del tubo soffiando all’estremità dello strumento e si cambia nota aprendo o ostruendo dei fori. L’ancia è una lamella di canna fatta vibrare dal respiro del musicista, è una linguetta sottile la cui vibrazione permette il suono. Ce ne sono due tipi:

  • anche singola che è una grande linguetta piana
  • canna doppia che è in due e ripiegata

Il clarinetto è costituito da cinque parti:

  • Il becco
  • Il barile
  • Corpo superiore, o corpo della mano destra
  • Il padiglione
  • L’ancia, invece, è fissata al becco

Questo sistema è utilizzato dalla maggior parte dei produttori di clarinetto ancora oggi. Un altro sistema più raro, chiamato il sistema Oehler, è comunque utilizzato in Germania, e ce ne sono altri ancora, tra cui il sistema Albert.

Come sapete ci sono diversi clarinetti, all’interno dell’orchestra sinfonica ci sono due o tre clarinetti. Per clarinetto si intende generalmente un’intera famiglia di strumenti di trasposizione. Sono strumenti che eseguono un brano in un altro tono. Cioè, producono un suono diverso da quello scritto, secondo il loro registro sia più acuto o più grave. Quindi differiscono nel tono e nelle dimensioni. Il clarinetto più piccolo, il sopranino (o clarinetto la bemolle), è lungo solo 25 cm, mentre il più grande, il clarinetto contrabbasso, misura 2,31 metri! Ci sono altri nove clarinetti oltre a questi due estremi, ma il più utilizzato, quello che immaginiamo quando sentiamo parlare di clarinetto, è il soprano in Si bemolle. Queste caratteristiche sonore spiegano probabilmente perché il clarinetto viene utilizzato in così tanti stili musicali molto diversi.