Di Jean Paul et Marie Christine TAVIN
Tu che passi senza vederli… ti guardano. Pedone, alza il naso e apri gli occhi… !
Elemento troppo spesso sconosciuto dell’architettura bordolese, è tuttavia un must: i mascheroni.
Quasi 3000 mascheroni adornano le facciate e le fontane della città. Il mascherone è un ornamento che ha segnato l’architettura di molte città francesi in epoca classica, ma è a Bordeaux che si può ammirare la più importante collezione. Rappresentando per lo più un volto umano, un dio o un animale, si può spesso avere l’impressione che ci osservino… Spesso bizzarri e contorti, questi volti strani e misteriosi suscitano molte domande a chi si prende il tempo di osservarli. Si trovano nella parte superiore degli archi delle finestre e delle porte di alcuni edifici.
Piazza della Borsa, vedrete i più belli, ma la vostra passeggiata in città naso al vento vi farà scoprire altri, originali, divertenti…
L’antichità usava i mascheroni per “scacciare il malocchio”, oggi è un ornamento della facciata. Le sue ispirazioni sono molteplici, ai tradizionali Nettuno e Bacco si aggiungono animali fantastici e talvolta leggendari, figure femminili, angioletti, maschere di carnevale, animali, ecc.
I mascheroni bordolesi raccontano anche la storia della città. Troviamo la riproduzione di volti africani in riferimento alla tratta degli schiavi, l’integrazione di simboli massonici, ebrei, cristiani o altri legati al vino e al suo commercio…
Queste maschere prese in prestito dall’arte dell’antichità greco-latina, fin dal Rinascimento, offrono una decorazione vivace e fantasiosa sulle facciate di Bordeaux. Iis permettono di animare il rigore geometrico degli edifici integrandosi con le decorazioni architettoniche.