di Mathias Maret
Chi meglio può descriverla se non uno dei più grandi scrittori francesi, Victor Hugo, che ci dice: “Questa Place Royale che è semplicemente la metà di Place Vendôme, situata in riva al mare”.
Siamo nell’anno 1730, data di inizio dei lavori di un vasto complesso architettonico emblematico di Bordeaux, che gli abitanti chiamarono subito la “Place Royale” dove sedeva una statua di Luigi XV, distrutta durante la Rivoluzione.
Era il frutto della fantasia di due uomini, padre e figlio e architetti del re, Jacques Gabriel e Ange-Jacques Gabriel. La sua costruzione terminò nel 1755, creando la prima piazza aperta d’Europa, destinata a fungere da cornice alla statua equestre del re di Francia.
È la perfetta rappresentazione dell’arte architettonica classica francese del XVIII secolo, che lo storico dell’arte Pascal Piéra così definisce: “creazione originale francese nata dall’alleanza di una piazza ordinata e della statua del sovrano, La piazza Royale è il più delle volte un luogo racchiuso in un gruppo di case o alberghi privati, tutti uguali, chiamati “ a programma”.
Più che una piazza, ospita magnificamente due padiglioni simmetrici, l’hotel privato della dogana progettata da Jacques Gabriel, e raffigurante Minerva, protettrice delle arti, e Mercurio, che promuove il commercio. E il palazzo de la Bourse, realizzato da suo figlio, con al suo interno quadri e arazzi dei Gobelins.
Al centro, finalmente, una fontana, che troneggia al centro della piazza dal 1869, quella delle “Tre Grazie”, realizzata in marmo e bronzo, è opera di tre artisti, Alphonse Gumery, Amédée Jouandot e Ludovico Visconti. Rappresenta le figlie di Zeus che portavano i nomi di Thalia, Aglae ed Eufrosina.