dal PID Jean Oustrin
Il tema “Vivere meglio insieme”, una storia di geometria!
“Un cubo e una sfera, due volumi che tutto separa, molto diversi tra loro e che gli stessi matematici sanno collegare solo attraverso un numero che definiscono irrazionale. Eppure architetti e designer di talento sanno come combinarli nelle loro opere. Il primo stabile, il secondo mobile; il primo appoggiato su una delle sue facce è perfettamente stabile, il secondo, finché il piano non è perfettamente orizzontale, tende a muoversi, ad allontanarsi… Possiamo appoggiarci al primo, sedercisi sopra; con il secondo è più rischioso… a meno che non poniamo la sfera contro il cubo.
Nelle nostre società umane è lo stesso, siamo molto diversi, ognuno ha i propri difetti e le proprie qualità.
Il cubo è stabile, la sfera è mobile, il cubo all’inizio è un po’ ruvido: angoli aggressivi, spigoli vivi; la sfera è inizialmente gradevole senza asperità, uguale a se stessa ovunque venga avvicinata. Chiediamo quindi ai nostri amici cubici di arrotondare un po’ gli angoli, chiediamo ai nostri amici sferici di rimanere un po’ più stabili. E posizioniamo la sfera contro il cubo…
Beneficeremo così di un’associazione di talenti diversi che, insieme, saranno capaci di grandi cose. Ma soprattutto non lasciamo che i difetti nascondano i talenti, accettiamo i primi per scoprire i secondi perché un talento nascosto non serve; una meridiana posta all’ombra non serve. Questa è l’idea, usare le qualità di ciascuna persona in associazione con l’altra; questo è il segreto per far coesistere in una struttura due elementi molto diversi, sia essa materiale o umana; questo è il segreto di un ensemble efficace, di un club dove è bello vivere insieme.”