Bordeaux Unesco : La Porta Dijeaux
di Mathias Maret
La Porta Dijeaux è un monumento con una storia davvero incredibile, alternata nel tempo tra distruzione e ricostruzione. Il primo edificio fu costruito alla fine dell’Impero Romano nel IV secolo, era semplicemente un’apertura nella parete occidentale delle mura e, secondo Camille Jullian, la porta di Giove o “porta Jovia”.
Tuttavia, verso l’inizio del XIV secolo, in periodo medievale, venne distrutta per far posto ad una nuova porta, che un tempo faceva parte delle fortificazioni di Bordeaux, proteggendola da possibili attacchi esterni. L’attuale porta, che si trova tra Place Gambetta e Rue Saint Catherine, fu costruita nel XVIII secolo, nel contesto di una politica di abbellimento della città organizzata dall’intendente della Guyenne, Louis-Urbain-Aubert de Tourny.
A partire dal 1748, si rivolse ad uno stretto collaboratore, il suo architetto abituale, André Portier, che eresse il monumento attuale secondo i suoi progetti. Viene subito impreziosito dalle decorazioni dello scultore Claude-Clair Francin, che lavora la pietra Frontenac, elemento duro e intenso solitamente utilizzato per le fondazioni di un edificio.
Nel 1753, la porta Dijeaux fu ultimata, rivelando diversi elementi decorativi: lo stemma bordolese, una maschera che rappresentava la testa di Nettuno per scacciare gli spiriti maligni, si diceva, circondata da animali fantastici. un elemento che fa onore alla città di Bordeaux come sottolinea lo scrittore bordolese Michel Suffran, descrivendo una “intera città di maschere” e un “teatro chimerico”.