di Mathias Maret
Da gli anni 1200, un’imponente e maestoso monumento, alto 40 metri, si erge nel paesaggio di Bordeaux, classificato monumento storico dal 1886. Testimonianza degli antichi bastioni della città, assume la forma di uno dei campanili più antichi di Bordeaux. Il campanile è attaccato al vecchio municipio e ritma la vita bordolese con il suono delle sue campane.
Inizialmente conosciuto con il nome di Porta “Saint-Eloy” o “Saint-James”, fungeva da passaggio per i pellegrini diretti a Santiago di Compostela, ma i suoi resti furono poi utilizzati per costruire l’attuale porta nel XV secolo con l’aggiunta di il suo famoso campanile. Salvo successive modifiche avvenute nei secoli successivi, consentiva ai magistrati di suonare la campana, di dare il segnale per la mietitura o di avvisare la popolazione in caso di incendio.
Fa parte di uno stile architettonico gotico, come illustrato dalle torri e dal campanile. Le prime sono circolari e collegate da un corpo centrale, dominato dal “pardo d’oro”. L’incendio del 1755 li dotò di una copertura a forma di pepiera, formata da merlature e campanili. Mentre al centro del cancello in ferro battuto troviamo lo stemma della città e la campana detta anche “Armande-Louise” (sesta campana del sito) che è datata 1775 e fu realizzata dal fondatore Turmeau, del peso di quasi 7.800 kg! Inoltre, due orologi ornano le facciate nord e sud, a nord, inscritti in una cornice di pietra, con decorazioni tipicamente rinascimentali. A sud, un orologio astronomico realizzato dal matematico e astronomo Paul Larroque e da un maestro fabbro che ne elaborò il complesso funzionamento.
Infine, sulla faccia interna della Grande Campana, furono incise le sue prime parole: “I miei colpi segnano il tempo, la mia voce chiama alle armi […] Ho canti per ogni felicità, per tutti i morti, ho lacrime. »